Covid-19 e viaggi

Ultimo aggiornamento: 7 luglio 2022

Coronavirus e viaggi: dove non possono andare gli italiani

Si può viaggiare in Europa? E nel resto del mondo? E rientrare in Italia? Ecco le norme aggiornate.

Indice della pagina:

L’emergenza Covid-19 (coronavirus) causa alcune limitazioni negli spostamenti in Italia e all’estero. Fermo restando che la situazione è in continua evoluzione, e che quanto scriviamo è valido nel momento di aggiornamento di quest’articolo, ecco un riassunto per orientarsi. Invitando sempre a valutare in maniera consapevole la situazione e a mettere la propria salute prima di ogni altra necessità.

VIAGGI E SPOSTAMENTI IN ITALIA
In Italia, non sussiste più l’obbligo di esibire il cosiddetto “Green Pass” per accedere a servizi di trasporto, ristorazione o alberghieri, né per l’accesso ad altri esercizi commerciali. Per maggiori dettagli, si rimanda al Decreto-Legge 24 marzo 2022, n. 24.
Fino al 30 settembre 2022, è obbligatorio indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 sui mezzi pubblici di trasporto (treni, navi, traghetti, autobus e altri mezzi di trasporto pubblico), esclusi gli aerei, nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali (RSA) e nelle strutture sanitarie. Per informazioni, in attesa della pubblicazione del relativo provvedimento, cliccare qui.
E’ comunque raccomandato di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.
Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: a) i bambini di eta’ inferiore ai sei anni; b) le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo; c) i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.

VIAGGI IN EUROPA 

La disciplina generale italiana per gli spostamenti da/per l’estero è contenuta nell’Ordinanza 22 febbraio 2022. Tale Ordinanza semplifica nettamente la normativa precedente ed elimina gli elenchi di Paesi A, B, C, D ed E. Ciò significa che dal 1/3/2022 ci si può recare per qualsiasi motivo in qualsiasi Paese europeo.

Attenzione, però:
1. Per il rientro in Italia si veda successivamente il paragrafo “INGRESSI IN ITALIA”.

2. L’Italia permette di recarsi nei Paesi europei, ma è possibile che alcuni di questi Stati applichino forme di restrizione all’ingresso (vedi qui di seguito). Informazioni sempre aggiornate sono trovabili sul sito Viaggiare Sicuri, realizzato dal Ministero degli Affari Esteri (www.viaggiaresicuri.it), che consigliamo caldamente di consultare prima di mettersi in viaggio, e sul sito reopen.europa.eu.
3. La Farnesina avvisa i viaggiatori: “Sebbene la nuova normativa vada verso una semplificazione e un progressivo ripristino dei viaggi da/per l’estero, l’emergenza sanitaria causata da COVID-19 nel mondo non è conclusa. Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono ancora considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario, o comunque un rischio connesso all’emergenza sanitaria causata da Covid-19 (ad esempio, cancellazione di voli). In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso/rientro in Italia, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova. Tali procedure interessano, secondo la normativa locale, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali e a cui non è consentito spostarsi.  Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-19.

In particolare (dati aggiornati al 7 luglio), queste sono le misure per entrare negli Stati europei:

Albania – A partire dal 1 maggio 2022 è possibile entrare in Albania liberamente, senza più obbligo di Green Pass (passaporto vaccinale, certificato di guarigione o test PCR o antigenico).

Andorra -Poiché tutti i viaggi per l’Andorra richiedono il transito attraverso la Francia o la Spagna, è necessario controllare i requisiti di ingresso per entrambi i Paesi. Le frontiere con la Spagna e con la Francia sono aperte. PROVENIENZA DALLA SPAGNA Attualmente i cittadini e i residenti in Spagna possono entrare e circolare liberamente ad Andorra, rispettando comunque le restrizioni interne stabilite nel Principato. PROVENIENZA DALLA FRANCIA Per entrare ad Andorra dalla Francia non è necessario presentare il certificato COVID-19. Tuttavia, per entrare in Francia, tutte le persone di età superiore ai 12 anni devono presentare un passaporto sanitario che attesti il ​​ciclo vaccinale completo o un certificato di guarigione dalla malattia. In caso di non possesso di tali certificati, dovrà essere presentato un test negativo realizzato meno di 24 ore prima dell’arrivo. È anche consentito fare un test antigenico quando si entra nel paese. PROVENIENZA DA ALTRI PAESI Chi proviene da qualsiasi altro Paese può entrare in Andorra senza restrizioni, tenendo conto che, a seconda della nazione di provenienza, potrebbe essere richiesta una documentazione sanitaria aggiuntiva.

Austria – Ai fini dell’ingresso in Austria, a partire dal 16 maggio 2022, non sono più richiesti Certificato vaccinale, di guarigione o Covid Test, indipendentemente dal Paese di provenienza.
Belgio – Il Belgio ha messo fine a tutte le precedenti misure restrittive all’ingresso: non é più necessario compilare il Passenger Locator Form – PLF, né presentare certificazioni di vaccinazione/guarigione/test o osservare periodi di quarantena. Rimane invece l’assoluto divieto di viaggiare in caso di positività al Covid-19. Limitate misure restrittive verranno applicate solo nel caso di Paesi considerati ad alto rischio, per le quali si rimanda a questo link:  https://covid-19.sciensano.be/fr/procedures/apres-larrivee-en-belgique
Bosnia Erzegovina –  In data 26 maggio 2022 il Consiglio dei Ministri della Bosnia ed Erzegovina ha abrogato la precedente decisione relativa alle misure restrittive per l’ingresso dei cittadini stranieri in Bosnia Erzegovina in considerazione dell’emergenza pandemica da COVID-19.
Per l’ingresso degli stranieri in Bosnia ed Erzegovina cessa pertanto l’obbligo di sottoporsi preventivamente a un test PCR negativo o test antigenico rapido per il virus SARS-COV-2, o di esibire certificazioni vaccinali o di guarigione da COVID-19.

Bulgaria – A partire dal 1° maggio 2022, decadono ogni obbligo e restrizione correlati al COVID-19 per l’ingresso in Bulgaria, per tutti i viaggiatori in arrivo da qualsiasi Paese.

Dal 1 aprile 2022 non vige più alcun obbligo di indossare la mascherina protettiva nei luoghi pubblici, né altra restrizione relativamente all’accesso alle attività economiche e ricreative.
Le Autorità sanitarie bulgare consigliano vivamente di indossare una mascherina protettiva nei trasporti pubblici, all’interno di Istituzioni Mediche, nei luoghi pubblici al chiuso e all’aperto, quando non è possibile rispettare il distanziamento.

Cipro – Dal 1 giugno non è più richiesta la presentazione del Safepass (Greenpass) o di altra documentazione per far ingresso a Cipro. Per ulteriori informazioni si invita di prendere visione del comunicato in allegato alla scheda di Viaggiare Sicuri. Per informazioni generali sui viaggi a Cipro consultare anche il sito ufficiale del Deputy Ministry of Tourism di Cipro.
Nel ricordare la necessità di seguire le indicazioni di sicurezza sanitaria in vigore nel Paese e nel raccomandare l’osservanza della massima prudenza, si comunica che dal 1 giugno 2022, l’uso della mascherina è richiesto solo negli ospedali, nelle case di riposo e sui mezzi di trasporto pubblico. Riguardo ai casi di diretto contatto con individui positivi al COVID19, il periodo di isolamento è di 5 giorni (7 giorni in caso di mancato isolamento dal caso positivo). Eventuali spese connesse alla modifica dei voli di rientro sono a carico degli interessati. Per informazioni aggiornate sulla situazione coronavirus a Cipro e sulle misure adottate dal governo cipriota consultare https://www.pio.gov.cy/coronavirus/en/

Croazia –  Dal 9 aprile 2022 sono state sospese tutte le misure restrittive precedentemente adottate dalle Autorità croate: in data 30 aprile è stata revocata la Decisione della Protezione Civile croata relativa alle restrizioni temporanee concernenti l’attraversamento dei valichi di frontiera della Repubblica di Croazia e,  dal 1º maggio 2022, sono state sospese tutte le misure epidemiologiche relative all’ingresso dei passeggeri nella Repubblica di Croazia. Permane l’obbligo di indossare le maschere protettive solo nelle istituzioni sanitarie.

Danimarca –  A partire dal 29 marzo 2022, la Danimarca ha abolito ogni restrizione residua all’ingresso nel Paese, per ragioni legate al Covid. Da tale data, pertanto, i non vaccinati ed i non guariti da precedente infezione, provenienti da paesi extra-UE ed extra-Schengen, non sono più sottoposti all’obbligo di effettuare un test-anti-covid nelle 24 ore successive all’arrivo in Danimarca. Resta confermato che nessun tipo di restrizione si applica a coloro che arrivano in Danimarca in provenienza dai paesi UE/Schengen. Le Autorità danesi hanno tuttavia la facoltà di attivare la clausola del cosiddetto “emergency brake”, in caso di insorgenza di nuove varianti del virus Covid-19.

Estonia –  A partire dal 4 aprile 2022 le Autorità estoni hanno deciso di alleggerire sensibilmente tutte le restrizioni all’ingresso legate alla pandemia.

– Per i viaggiatori provenienti dall’UE, Paesi associati Schengen, Spazio economico europeo, Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Andorra, Monaco, San Marino e Vaticano non si applica alcuna restrizione.
Non è più richiesto tampone negativo neanche nei casi in cui la persona non è vaccinata o guarita, non è richiesto l’isolamento, non è richiesto di compilare alcun modulo.
– Per i viaggiatori in arrivo da Paesi extra-UE:
1) per i vaccinati (ciclo completo con ultima dose da non più di nove mesi, con booster da non più di un anno), guariti dal Covid (da non più di sei mesi), possessori di test Covid negativo (test molecolare PCR / test antigenico rapido RDT entrambi fino a 48 ore prima dell’arrivo) in possesso di Certificato digitale UE Covid / Certificato verde Covid conforme ai requisiti nazionali (https://kkk.kriis.ee/en/faq/covid-certificates/eu-digital-covid-certificates ), non si applica alcuna restrizione.
2) per i non vaccinati, non guariti dal Covid e non in possesso di test Covid negativo, obbligo di isolamento di sette giorni a meno che non si sottopongano a proprie spese al test Covid presso i centri estoni autorizzati e fino all’ottenimento del risultato negativo.
Viaggiatori in transito. Il transito è sempre consentito a condizione che il viaggiatore risulti asintomatico e al solo scopo di  raggiungere il proprio Paese di residenza/destinazione.

Finlandia – E’ consentito l’ingresso in Finlandia a tutti i viaggiatori provenienti dai Paesi UE/Schengen, a prescindere dalla motivazione del viaggio. Per i viaggiatori dai Paesi extra UE/Schengen si veda Viaggiare Sicuri. A partire dal 1 luglio 2022, non saranno più richiesti certificati o test, nemmeno ai viaggiatori provenienti da Paesi extra EU/Schengen. Per informazioni specifiche alle zone della Lapponia è attivo il portale Laplandentry.

Francia – Le misure per entrare in Francia variano a seconda del paese di rispettiva provenienza. L’Italia rientra tra i paesi di “colore “verde”. Per l’ingresso in Francia dall’Italia tutti i viaggiatori dai 12 anni in su hanno l’obbligo di presentare, alternativamente:

A) Certificato che attesti il completamento del ciclo vaccinale. Un ciclo vaccinale potrà considerarsi completato 7 giorni dopo la seconda dose di un vaccino a doppia iniezione (Pfizer, Moderna e Astrazeneca) oppure 28 giorni dopo la somministrazione di un vaccino ad unica iniezione (Johnson&Johnson) oppure 7 giorni dopo la terza dose o dose di richiamo effettuata con un vaccino RNA messaggero. Sono accettati solamente i vaccini autorizzati dall’Agenzia Europea per il Farmaco (EMA), ovvero: Pfizer (Comirnaty), Moderna, AstraZeneca (Vaxzevria o Covishield) , Johnson & Johnson (Janssen).
Ai soli fini dell’ingresso sul territorio nazionale, le persone di età pari o superiore ai 18 anni potranno entrare in Francia con il certificato di avvenuto completamento del ciclo di vaccinazione primario, purché emesso da non oltre 9 mesi. Qualora tale termine sia superato, sarà necessario aver ricevuto una dose di richiamo o terza dose (booster) con vaccino RNA messaggero.
B) certificato di guarigione (risultato positivo di un test molecolare o antigenico emesso da più di 11 giorni e non oltre 6 mesi. Tale certificato sarà valido per una durata di 6 mesi dalla data di realizzazione del test);
C) l’esito negativo di un test PCR  effettuato meno di 72 ore o antigenico effettuato meno di 48 ore prima della partenza (imbarco nel caso di un vettore, oppure passaggio della frontiera terrestre).
Inoltre per coloro che viaggiano in aereo è necessario compilare il modulo di localizzazione digitale (Passenger Locator Form – N.B.: funziona solo con un navigatore aggiornato) che potrà essere visualizzato sul proprio dispositivo mobile o stampato su carta.
Per maggiori informazioni sulle condizioni di ingresso in Francia si prega di consultare QUI.
Sul territorio nazionale francese sono in vigore disposizioni che richiedono il possesso del pass vaccinale (“pass vaccinal”) per accedere a determinati luoghi.
Per Guadalupa, Martinica, Guyana francese, Riunione, Mayotte (comprese nell’elenco C) si veda sito Viaggiare Sicuri, che dedica a ogni territorio una scheda.

Germania – Con ordinanza del 25 maggio 2022, entrata in vigore il 31 maggio 2022, sono decaduti tutti gli obblighi per chi entra Germania dall’Italia.  Non è più necessario presentare  il certificato di vaccinazione, di guarigione o l’esito negativo di un test per l’ingresso. Particolari obblighi permangono solo per chi abbia soggiornato nei 10 giorni precedenti l’ingresso in Germania in uno dei paesi considerati a “Paesi a rischio varianti” (elenco disponibile sul sito dell’RKI). Per ulteriori informazioni si rimanda al sito dell’Ambasciata d’Italia a Berlino.

Gibilterra – Le disposizioni per l’ingresso a Gibilterra variano a seconda dei Paesi di provenienza, classificati, a seconda dell’incidenza dei contagi da COVID-19, in tre categorie, verde, gialla e rossa. L’Italia è al momento compresa nella lista gialla.  Per i viaggiatori vaccinati, che nei 10 giorni precedenti l’ingresso nel paese hanno soggiornato in un paese della lista gialla,  sono applicate le stesse regole dei viaggiatori vaccinati provenienti da un paese della lista verde. I viaggiatori non vaccinati devono presentare all’ingresso il risultato negativo di un test COVID rapido effettuato entro le 48 ore precedenti il volo. Devono inoltre effettuare un test COVID-19 PCR all’ingresso, auto isolarsi per un periodo di 5 giorni al termine del quale dovranno ripetere un ulteriore test PCR. Per i viaggiatori provenienti da Paesi della lista verde e rossa si veda il sito Viaggiare Sicuri. Per maggiori informazioni, comprese quelle relative ai test ai test da effettuare prima dei voli per Gibilterra, si rimanda al sito del Governo di Gibilterra.

Grecia – Al fine di facilitare l’utenza nelle valutazioni in vista di possibili viaggi in Grecia, si raccomanda di consultare attentamente la mappa, disponibile in inglese, predisposta dalle Autorità greche, che riporta la diffusione del contagio in ciascun’area del Paese, isole comprese, associando a ciascun livello d’allerta uno dei cinque colori utilizzati dal Centro Europeo per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC).

Dal primo (1) giugno al 15 settembre 2022, viene sospeso, in generale, l’obbligo di mascherina al chiuso, che tuttavia rimane in vigore: 1) all’interno dei mezzi di trasporto pubblico urbani, inclusi i taxi. Non è invece previsto l’obbligo di mascherina all’interno di aerei e altri mezzi di trasporto dove sono previsti posti numerati (ad esempio treni o autobus interurbani); 2) all’interno delle strutture sanitarie (ospedali, RSA, ambulatori); 3) sui traghetti, esclusivamente negli spazi al chiuso (non è obbligatorio indossare la mascherina sul ponte nave dei traghetti, all’aperto).
L’uso della mascherina è poi raccomandato – ma non obbligatorio – sia al chiuso per i soggetti ad alto rischio sanitario, sia all’aperto in caso di situazioni di assembramento.
Collegamenti internazionali e interni
1) A partire dal 1° maggio 2022, NON è più richiesta ai viaggiatori la presentazione della Certificazione Digitale Covid-UE (cosiddetto “Green Pass”), o equipollente ai fini dell’ingresso nel Paese.
Nota bene: in modo analogo non è più richiesta l’esibizione del Green Pass per i collegamenti aerei o i traghetti interni al Paese e per accedere alla pressoché totalità delle attività e dei servizi (si veda anche la sezione “Situazione Sanitaria”).
2) A partire dal 15 marzo 2022 non è più richiesta la compilazione del PLF per poter fare ingresso in Grecia.  L’Ambasciata consiglia comunque di compilare la versione semplificata del PLF, disponibile su travel.gov.gr, dal momento che è possibile ottenere l’emissione della Certificazione Digitale Covid-UE di guarigione o di negatività al tampone molecolare o rapido da parte delle Autorità greche esclusivamente tramite la compilazione del PLF.
3) A partire da aprile 2022 non è più previsto un controllo a campione – con test rapido – all’arrivo in Grecia. Rimangono comunque in vigore le misure che prevedono – in caso di positività al Covid-19 rilevata in Grecia – un periodo di quarantena obbligatoria da trascorrere nel Paese. Per un approfondimento sulle procedure di quarantena previste dalle Autorità elleniche si raccomanda un’attenta lettura dell’approfondimento a cura dell’Ambasciata.
Una lista indicativa di centri dove sottoporsi al test, predisposta dalle Autorità greche, è disponibile a questo link.
Maggiori informazioni sulle misure previste per l’ingresso in Grecia sono disponibili sul seguente sito, a cura della Protezione Civile greca: https://travel.gov.gr/#/.

Kosovo – Sono aperti tutti i valichi di frontiera terrestre, così come l’aeroporto di Pristina.

Per l’ingresso nel paese è necessario presentare, alternativamente:
· certificato vaccinale con almeno 2 dosi o 1 dose singola di Janssen (J&J);
· test PCR negativo eseguito non più di una settimana prima (per le persone in possesso di certificato medico che faccia stato di controindicazioni al vaccino).
I minori di 16 anni sono esentati. Si raccomanda ad ogni modo di verificare le condizioni di imbarco con le compagnie di trasporto, che potrebbero essere più restrittive. Per maggior informazioni si raccomanda di visitare l’apposita pagina dell’Ambasciata d’Italia a Pristina.
Irlanda –  Da domenica 6 marzo 2022 le restrizioni di ingresso in Irlanda sono state eliminate. I viaggiatori in entrata non sono più tenuti a mostrare alcuna prova della vaccinazione o prova di guarigione o  risultato negativo del test PCR all’arrivo. Non sono altresì richiesti test COVID-19 post-arrivo o requisiti di quarantena per chi arriva in Irlanda e non vi è più la necessità di compilare il Passenger Locator Form.

Islanda – Dal 25 febbraio 2022, sono state revocate le misure di controllo connesse alla pandemia, comprese quelle relative all’ingresso nel Paese. Si consiglia tuttavia di continuare a consultare, per informazioni e raccomandazioni, le informazioni fornite nei siti dell’Ambasciata d’Italia ad Oslo e del Governo islandese.

Lettonia – La Lettonia ha eliminato le restrizioni all’ingresso previste dalla normativa Covid-19.
Dal 1 aprile 2022 non è più richiesta la certificazione digitale Covid-UE (Green pass), né altra certificazione. Inoltre, non è più richiesta la compilazione del questionario Covidpass. Dal 15 maggio 2022 non sono più obbligatorie le mascherine sui mezzi pubblici. Maggiori informazioni sulla situazione in Lettonia sono disponibili – in lingua inglese – sul seguente sito https://covid19.gov.lv/en/support-society/how-behave-safely/covid-19-control-measures

Liechtenstein – Tutte le misure di prevenzione della pandemia da COVID-19, incluso l’obbligo di indossare mascherine e di presentare certificati, sono state revocate in Liechtenstein, dal 1° aprile 2022.
Anche l’obbligo di mascherina, nel trasporto pubblico interno, è stato revocato, tuttavia è ancora obbligatorio indossare la mascherina per i viaggi verso/dall’Austria.
La frontiera tra la Svizzera e il Liechtenstein è aperta: la Svizzera si occupa dell’immigrazione e delle questioni doganali per il Liechtenstein ed i requisiti di ingresso sono i medesimi per entrambi i Paesi.
Lituania – Dal 1° maggio 2022 per gli arrivi in Lituania non viene applicata alcuna restrizione relativa al COVID-19:
•    non vi più divieto per l’arrivo degli stranieri;
•    non occorre più compilare il modulo del passeggero sul sito del Centro Nazionale per la Salute;
•    non occorre più effettuare test COVID-19, neanche se la persona non è vaccinata o guarita;
•    non è più richiesto l’isolamento.
Lussemburgo – Dal 22 aprile 2022, per fare ingresso nel Paese via aerea, non è più richiesto (indipendentemente dai motivi del soggiorno) di esibire, al momento dell’imbarco, né il certificato di vaccinazione completa contro il COVID-19, né il certificato di guarigione o il risultato negativo al tampone antigenico o molecolare effettuato prima della partenza.
I cittadini di Paesi extra UE ed extra Schengen (ad eccezione di coloro in possesso di regolare permesso di soggiorno individuale o per ricongiungimento familiare di un cittadino UE), invece, possono fare ingresso da Paesi terzi solo se in possesso del certificato di vaccinazione completa (considerato equipollente in Lussemburgo) o del certificato di guarigione, oppure se viaggiano per motivi “essenziali” (lavoro, studio, salute, assoluta urgenza).
L’elenco dei Paesi terzi (extra UE/SEE) dai quali è possibile entrare in Lussemburgo per motivi non essenziali, anche senza aver completato il ciclo vaccinale o in mancanza del certificato di guarigione, include, attualmente: Arabia Saudita, Bahrein, Cile, Cina (previa conferma sulla base di reciprocità in ambito UE), Colombia, Corea del Sud, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Kuwait, Nuova Zelanda, Perù, Qatar, Ruanda, Ucraina, Uruguay (oltre ad altri luoghi quali Hong Kong, Macao e Taiwan).
Per maggiori informazioni, incluse quelle relative ad ulteriori misure temporanee tuttora in vigore per i cittadini di Paesi terzi che si spostano in Lussemburgo per motivi non essenziali, e a prescindere dal mezzo di trasporto, si rimanda a questo sito (https://covid19.public.lu/en/travellers/visiting-luxembourg.html).
La quarantena non è obbligatoria dopo l’ingresso in Lussemburgo. In presenza di sintomi da COVID-19 (febbre, tosse, difficoltà respiratorie), è utile contattare la “Hotline Salute” per informazioni al numero 247-65533, mentre nei casi urgenti è necessario chiamare il 112, oppure rivolgersi al proprio medico curante.
A seguito degli ultimi sviluppi normativi – in particolare dall’11 marzo 2022 – il Governo lussemburghese ha allentato considerevolmente le misure di contenimento in atto nel Paese, rimuovendo in generale sia l’obbligo del “Green Pass” nella vita lavorativa e sociale (bar e ristoranti, luoghi della cultura e dello sport, supermercati, uffici e altri contesti), sia l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto e negli spazi chiusi (ad eccezione di ospedali, strutture di cura e case di riposo).

Macedonia del Nord – A partire dal 20 aprile 2022 non ci sono più restrizioni all’ingresso in Macedonia del Nord. Non vige più l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, ad eccezione degli ospedali, farmacie, trasporto pubblico, case di riposo e RSA.

Malta – Dal 6  giugno 2022 – per l’ingresso a Malta – sono in vigore le seguenti misure:

A) I cittadini italiani (maggiori di 12 anni) NON residenti a Malta possono accedere al territorio maltese senza obbligo di quarantena, presentando un certificato UE COVID-19 rilasciato dalle Autorità Sanitarie Italiane:
1) a seguito del completamento del ciclo vaccinale con dose di richiamo (booster dose), ricevuta da almeno 15 gg prima dell’ingresso a Malta. Il certificato UE-COVID19 generato a seguito della dose di richiamo ha validità di 9 mesi;
2) a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario (doppia dose o monodose nel caso di J&J), avvenuto da almeno 15 gg prima dell’ingresso a Malta;
3) a seguito della somministrazione di una dose di vaccino post- guarigione da Covid19, ricevuta da almeno 15 gg prima dell’ingresso a Malta.
4) con certificato digitale UE di guarigione da COVID19, da solo o quale integrazione al ciclo vaccinale primario. La validità di tali certificati è di 180 giorni;
5) il certificato digitale UE generato a seguito di tampone negativo antigenico rapido (effettuato entro le 24 ore prima dell’arrivo a Malta) o tampone molecolare PCR (effettuato entro le 72 ore prima dell’arrivo a Malta). Ai fini della validità per l’ingresso, il risultato dei tamponi, antigenico o molecolare, dovrà essere presentato in lingua inglese (o accompagnato da traduzione certificata da parte del medico competente).
Ai fini dell’ingresso a Malta, la validità delle certificazioni ai punti 2) e 3) è correlata alla validità stabilita dalle Autorità sanitarie nazionali (al momento, il certificato vaccinale emesso a seguito del ciclo di vaccinazione primario dalle Autorità italiane ha validità di 6 mesi dall’ultima dose di vaccino somministrata).
B) I bambini sotto i 12 anni sono esenti dall’obbligo di essere in possesso di un certificato EU Covid-19 o un test negativo. Per i minori di 18 anni, la validità dei certificati di vaccinazione, con serie primaria completa, è a tempo indeterminato.
ATTENZIONE – DOCUMENTI NON VALIDI PER L’INGRESSO A MALTA
a) il certificato vaccinale digitale UE che mostri la somministrazione della sola prima di due dosi di vaccino (a meno che non si tratti di un vaccino monodose come Johnson & Johnson o la somministrazione di una sola dose per pregressa guarigione dal COVID-19, che deve comunque esser stata somministrata almeno 14 giorni prima dell’ingresso a Malta).
b) il certificato verde EU generato prima della scadenza di 14 giorni dall’ultima o unica dose somministrata;
c) certificati di vaccinazione scritti a mano su carta o cartoncino.
In assenza dei requisiti di accesso sopra indicati, le autorità sanitarie maltesi possono consentire l’accesso al territorio nazionale solo a seguito di un periodo di isolamento fiduciario di 10 giorni da svolgere, a spese degli interessati, presso una struttura identificata dalle stesse autorità.
Per ogni chiarimento sull’applicabilità dei criteri di ingresso sopra esposti si consiglia di contattare direttamente le Autorità sanitarie maltesi tramite l’indirizzo email: covid19.health@gov.mt
Moldavia – Con la Decisione n. 6 del 15.04.2022, la Commissione nazionale per la salute pubblica ha annullato lo stato di emergenza sanitaria stabilito dalla Commissione il 9 settembre scorso, con possibilità di rivedere tale decisione in base all’evoluzione epidemiologica.  L’ingresso in Repubblica di Moldova rimane senza alcuna restrizione epidemiologica, cade inoltre l’obbligo di utilizzo della mascherina (rimane consigliato  nei mezzi di trasporto pubblico, nelle strutture sanitarie, nei centri commerciali, nelle farmacie, nei cinema, negli eventi pubblici).
Monaco – Dal 16 maggio 2022, è decaduto l’obbligo di presentazione di pass sanitario ovunque nel Principato di Monaco. Per info,
Montenegro – L’ingresso in Montenegro è consentito, attraverso tutti i valichi di frontiera, senza condizioni: è stato infatti abolito l’obbligo di rispettare una delle quattro condizioni previste dal Certificato digitale Covid dell’UE (Completamento ciclo vaccinale; guarigione; test PCR negativo; test antigenico negativo).
Norvegia e isole Svalbard –  A partire dal 12 febbraio 2022 tutte le misure di controllo legate alla pandemia, anche sugli ingressi nel paese, sono abolite. A partire dal 2 marzo 2022 sono revocate anche le ultime misure sull’ingresso nelle isole Svalbard.
Paesi Bassi – Per l’ingresso nei Paesi Bassi non è più richiesta l’esibizione di alcuna documentazione relativa a vaccinazione, guarigione o tamponi.
Arrivi da fuori Paesi UE. Per sapere quali misure si applicano agli arrivi da Paesi extra-UE/Schegen è possibile consultare la checklist del governo olandese a questo linkTransfer e soggiorni brevi. Per sapere quali misure si applicano in caso di transiti, transfer aerei e soggiorni di brevissima durata, consultare questo link.
Polonia – A partire dal 28 marzo 2022, ai sensi delle disposizioni del Regolamento del Consiglio dei Ministri del 25 marzo 2022, relativo “all’istituzione di alcune restrizioni, ordinanze e divieti in relazione all’epidemia”, tutte le limitazioni di viaggio verso la Repubblica di Polonia sono state revocate. A partire da tale data non sussiste più l’obbligo di esibire, varcato il confine, alcun certificato attestante l’avvenuta vaccinazione, guarigione o effettuazione di un test negativo. Viene inoltre meno anche l’obbligo di effettuare la quarantena, una volta entrati dall’estero sul territorio polacco.
Le misure in questione sono oggetto di continui aggiornamenti, per i quali si consiglia di consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia e il sito ufficiale del Governo polacco.

Portogallo – In considerazione della situazione epidemiologica del Portogallo nel contesto internazionale, il Governo portoghese ha decretato che – dal 1° luglio 2022 – i passeggeri che fanno ingresso nel territorio nazionale – ivi incluse le Azzorre e Madeira – non dovranno più presentare la prova del risultato negativo del test COVID-19, né il certificato digitale COVID UE o un certificato di vaccinazione o di guarigione rilasciato da Paesi terzi, accettato o riconosciuto in Portogallo.
Tutti i viaggiatori, indipendentemente dalla loro provenienza o dallo scopo del loro viaggio, sono ora autorizzati ad entrare nel territorio nazionale – ivi incluse le Azzorre e Madeira – senza alcun requisito aggiuntivo: questa misura si applica non solo al traffico aereo e agli aeroporti, bensì anche alle frontiere marittime e fluviali.

Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord – Le Autorità britanniche hanno annunciato la rimozione di tutte le restrizioni agli arrivi nel Regno Unito a partire dalle 04.00 del 18 marzo 2022. Non è più necessario effettuare test prima della partenza o all’arrivo, né compilare il Passenger Locator Form. Le nuove disposizioni si applicano ai viaggiatori, siano essi vaccinati o meno, provenienti da tutti i Paesi del mondo. Per ulteriori informazioni si rimanda a questo sito.
Repubblica Ceca – Non è più richiesto alcun tipo di certificazione per entrare nel Paese. Si viaggia alle stesse condizioni esistenti prima dell’emergenza sanitaria. Tale regola vale anche per i viaggiatori provenienti da Paesi extra-UE. Le Compagnie Aeree possono imporre misure più restrittive per consentire l’imbarco. È quindi necessario consultare sempre la Compagnia Aerea per verificare gli adempimenti previsti per l’imbarco. I voli possono essere soggetti a cancellazioni, per ragioni commerciali o di sicurezza, è quindi necessario consultare sempre la Compagnia Aerea per avere conferma dell’operatività del volo. Altre info su Viaggiare Sicuri.
Romania – Dal 9 marzo 2022 l’ingresso in Romania non è più soggetto a restrizioni. Ai viaggiatori in entrata non sarà richiesto il Certificato digitale Covid-19 (certificato verde) e non è previsto l’isolamento fiduciario.

San Marino – Le Autorità della Repubblica di San Marino hanno emanato il Decreto Legge 29 marzo 2022 n.55, le cui disposizioni, ove non diversamente indicato, si applicano fino alla loro espressa abrogazione. A far data dal 1° aprile 2022 cessa lo stato di emergenza dichiarato con Ordinanza del Segretario di Stato per la Sanità, 29 ottobre 2020 n.4.

L’ingresso nella Repubblica di San Marino – per coloro che provengano da Paesi di cui all’elenco adottato dal Congresso di Stato con apposita delibera o che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti – è consentito a fronte della presentazione di apposito certificato che attesti la negatività al Coronavirus, tramite tampone molecolare o antigenico effettuato 48 ore precedenti l’ingresso e, comunque, in conformità ai protocolli sanitari in vigore nella Repubblica di San Marino. Si precisa che – al momento – nessun Paese è inserito in tale elenco e, dunque, per l’ingresso nel territorio sammarinese non sono richiesti particolari adempimenti di natura sanitaria.

Maggiori informazioni, compresi i contatti delle Autorità Sanitarie a cui inviare tali certificazioni, possono essere reperite al seguente sito internet: www.esteri.sm.
Serbia – Dal 3 maggio 2022, la Serbia ha abolito tutte le misure COVID-19 per l’ingresso nel Paese.

Non è più necessario esibire alcun certificato di vaccinazione, guarigione o test negativo, indipendentemente dal Paese di provenienza (pertanto, anche dall’Italia). Resta in vigore la raccomandazione di indossare le mascherine al chiuso, mentre è obbligatorio indossare le mascherine nelle strutture sanitarie.

Slovacchia – A partire dal 6 aprile 2022, per coloro che fanno ingresso in Slovacchia cessano l’obbligo di registrazione sul sito http://korona.gov.sk/ehranica e la regola che impone un isolamento domiciliare obbligatorio, qualora non si disponga di un certificato di vaccinazione completa o di guarigione dal COVID-19.

A partire dal 21 aprile 2022, rimarrà obbligatorio indossare dispositivi di protezione FFP2 solo all’interno di ospedali e case di cura (tranne che per i bambini di età inferiore ai sei anni).
La Slovacchia rilascia e riconosce i certificati Covid digitali UE.

Slovenia – A partire dal 19 febbraio 2022 le Autorità slovene hanno eliminato tutte le misure restrittive per l’ingresso nel Paese: pertanto non sarà più necessario il Green Pass o attestato del cd. requisito GVT (guariti, vaccinati, testati) e non sarà più disposta la quarantena domiciliare.

Tuttavia, per gli arrivi da Paesi Terzi ai punti di frontiera Schengen della Slovenia (aeroporto di Lubiana-Brnik e Porto di Capodistria) le Autorità slovene continueranno ad applicare le Raccomandazioni UE riguardanti le restrizioni temporanee ai viaggi non essenziali, in base alle quali  i viaggi in UE per motivi non essenziali sono consentiti alle persone vaccinate e a coloro che provengono da Paesi elencati nell’Allegato 1.
Sono considerati vaccinati in modo completo coloro che hanno ricevuto la somministrazione del ciclo vaccinale completo con vaccini approvati dall’EMA o autorizzati per l’uso di emergenza dall’OMS.
La definizione di “viaggi essenziali” è contenuta nelle Linee-guida concernenti l’esercizio della libera circolazione dei lavoratori durante l’epidemia di COVID-19.

Spagna – INGRESSI DA PAESI UE E SCHENGEN DAL 2 GIUGNO
Ai viaggiatori in ingresso in Spagna per via aerea o marittima provenienti dai Paesi dell’Unione Europea e dello Spazio Schengen, inclusa l’Italia, non è richiesta né la presentazione del Green Pass né la compilazione del formulario di salute pubblica. Dunque, non sono più previste restrizioni all’ingresso legate al Covid-19 per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
INGRESSI DA PAESI NON UE/NON SCHENGEN
Continuano invece ad essere previste restrizioni all’ingresso per i viaggiatori maggiori di 12 anni, provenienti da Paesi Extra-UE ed extra-Schengen. Questa categoria di viaggiatori dovrà presentare alternativamente un Green Pass o certificato equivalente di vaccinazione o guarigione o il risultato negativo di un test Covid-19. Nel caso in cui non si disponga di un certificato Covid-19 UE (Green Pass) o certificato equivalente tra quelli elencati, si dovrà anche presentare il formulario di salute pubblica debitamente compilato. Per maggiori informazioni, incluso il link al formulario di salute pubblica, cliccare qui. Per verificare se il proprio certificato UE o equivalente sia valido: https://www.spth.gob.es.
ISOLE CANARIE
Le disposizioni vigenti per le Isole Canarie sono uguali a quelle previste per il resto della Spagna. Si rimanda a questo sito per ulteriori informazioni.

Svezia – Dal 1° aprile 2022 non è più necessario presentare la Certificazione Digitale Covid UE (cosiddetto “Green Pass”) ai fini dell’ingresso in Svezia, a prescndere dal Paese di provenienza.
Maggiori informazioni in lingua inglese possono essere consultate alle seguenti pagine web istituzionali:
https://polisen.se/en/the-swedish-police/the-coronavirus-and-the-swedish-police/travel-to-and-from-sweden/ https://www.folkhalsomyndigheten.se/the-public-health-agency-of-sweden/communicable-disease-control/covid-19/if-you-are-planning-to-travel/recommendations-for-those-travelling/ Sono disponibili il sito web “Sweden Abroad” e l’applicazione “UD Resklar” per continui aggiornamenti.
Svizzera –  Si consiglia, prima di mettersi in viaggio, di consultare il sito ufficiale dell’Ufficio Federale della Sanità Pubblica svizzera e di verificare i provvedimenti in vigore compilando il Travelcheck interattivo, che fornisce indicazioni specifiche e sempre aggiornate per ogni tipologia di viaggiatore. La Certificazione Digitale Covid UE rilasciata in Italia è riconosciuta in Svizzera. Il Consiglio Federale, con decisione del 16 febbraio 2022, ha revocato gran parte delle misure restrittive: rimane soltanto in vigore l’obbligo della mascherina sui mezzi pubblici e nelle strutture sanitarie.
INGRESSI A PARTIRE DAL 17 febbraio 2022 Non sono più previste condizioni di ingresso quali certificato covid o test negativi o modulo online. Per informazioni dettagliate, consultare il sito dell’Ufficio federale della Sanità Pubblica. È disponibile anche lo strumento di verifica online TravelCheck. Al momento non vige alcun obbligo di quarantena per chi entra in Svizzera.

Ungheria – Da lunedì 7 marzo 2022 le restrizioni di viaggio e di ingresso in Ungheria sono state eliminate in forza al Decreto Governativo 77/2022.

È dunque di nuovo possibile entrare in Ungheria senza necessità di Green Pass, certificati di guarigione o test anti-Covid. Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito web della Polizia ungherese.

VIAGGI NEL MONDO

La disciplina generale italiana per gli spostamenti da/per l’estero è contenuta nell’Ordinanza 22 febbraio 2022. Tale Ordinanza semplifica nettamente la normativa precedente ed elimina gli elenchi di Paesi A, B, C, D ed E; elimina le limitazioni ai viaggi dall’Italia verso i Paesi dell’ex elenco E; abroga le Ordinanze relative ai voli Covid-tested e ai Corridoi Turistici Covid-free, in quanto superate.

Ciò significa che dal 1/3/2022 ci si può recare per qualsiasi motivo in qualsiasi Paese del mondo.

Attenzione, però:
1. Per il rientro in Italia si veda successivamente il paragrafo “INGRESSI IN ITALIA”.

2. L’Italia permette di recarsi nei Paesi di tutto il mondo, ma è possibile che alcuni di questi Stati applichino forme di restrizione all’ingresso. Informazioni sempre aggiornate sono trovabili sul sito Viaggiare Sicuri, realizzato dal Ministero degli Affari Esteri (www.viaggiaresicuri.it), che consigliamo caldamente di consultare prima di mettersi in viaggio, e sul sito reopen.europa.eu.
3. La Farnesina avvisa i viaggiatori: “Sebbene la nuova normativa vada verso una semplificazione e un progressivo ripristino dei viaggi da/per l’estero, l’emergenza sanitaria causata da COVID-19 nel mondo non è conclusa. Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono ancora considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario, o comunque un rischio connesso all’emergenza sanitaria causata da Covid-19 (ad esempio, cancellazione di voli). In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso/rientro in Italia, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova. Tali procedure interessano, secondo la normativa locale, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali e a cui non è consentito spostarsi.  Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-192.

Segnaliamo qui le modalità di ingresso soltanto di alcuni Paesi, rimandando al sito Viaggiare Sicuri per l’elenco completo (dati aggiornati al 7 luglio).

ASIA
Turchia. A partire dal 1° giugno 2022, non è più necessario esibire certificati vaccinali o effettuare un test PCR/antigenico per l’ingresso in Turchia.
Israele. Dal 21 maggio 2022 non è più necessario effettuare alcun test Covid-19 né quarantena per fare ingresso in Israele. Ai viaggiatori è comunque richiesto di compilare l’Entry Statement Form nelle 48 ore che precedono la partenza ed essere in possesso di una copertura assicurativa che copra anche i costi legati al Covid-19. Si raccomanda e di monitorare costantemente il sito del Ministero della Salute e del Ministero del Turismo israeliani, cui si rimanda per eventuali approfondimenti.
Giordania. Per tutti gli stranieri che viaggiano con mezzo aereo verso la Giordania, per ricevere la carta di imbarco è necessaria la registrazione sulla piattaforma (a seguito della quale si riceverà via mail un codice da mostrare al check-in) e compilare e consegnare al banco del check-in un formulario reperibile al seguente link. Per gli stranieri che facciano ingresso in Giordania attraverso i punti di frontiera terrestri, occorre invece registrarsi sul portale.
A partire dal 1° marzo 2022, non è più necessario sottoporsi a test molecolare PCR né prima della partenza, né al momento dell’arrivo in aeroporto. Per i non giordani è richiesta l’assicurazione sanitaria che copra la durata del soggiorno. Qualsiasi viaggiatore che fornisca informazioni false o scorrette può essere soggetto a una multa fino a un massimo di 10.000 JOD.
Dal 1° marzo 2022, inoltre, il periodo di isolamento in caso di positività registrata durante la permanenza nel Paese è ridotto a 5 giorni.
COLLEGAMENTI AEREI E FRONTIERE TERRESTRI
Per quanto riguarda la possibilità di recarsi in Israele attraverso i valichi terrestri, si raccomanda di verificare in anticipo la fattibilità del passaggio e la documentazione necessaria con le Autorità israeliane.
ALTRE INFORMAZIONI UTILI
Il Governo giordano continua a mantenere in essere le alcune misure per contrastare la diffusione della variante del coronavirus COVID-19  Il movimento tra i diversi governatorati è consentito, ad eccezione delle aree identificate come focolai, rispetto alle quali possono essere imposte restrizioni.
Emirati Arabi Uniti.  Chiunque intenda fare ingresso negli Emirati Arabi Uniti sarà tenuto a presentare:
1. un certificato attestante il completamento del ciclo vaccinale con un vaccino approvato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità o dagli Emirati Arabi Uniti e recante un QR Code. Per ciclo completo si intende aver ricevuto due dosi dello stesso vaccino da almeno 14 giorni prima della partenza (oppure una dose del vaccino Johnson & Johnson); oppure
2. l’esito negativo di un tampone molecolare (PCR) effettuato nelle 48 ore precedenti e recante un QR Code;  i minori di 16 anni (Abu Dhabi) o 12 anni (Dubai) sono esenti dall’obbligo di tampone; oppure
3. un certificato medico valido, provvisto di QR Code, attestante che nel mese antecedente l’arrivo negli EAU l’interessato è guarito dal Covid-19.
In caso non ci si trovi in una delle fattispecie sopra elencate bisognerà presentare un test PCR negativo effettuato entro 48 ore dalla partenza.
Dal 26 febbraio 2022 non è più prevista quarantena all’arrivo.
Per maggiori dettagli e approfondimenti: https://visitabudhabi.ae/en/plan-your-trip/covid-safe-travel
A partire dal 28 febbraio 2022 è stato rimosso il controllo di polizia tra l’Emirato di Dubai e quello di Abu Dhabi, quindi non verrà richiesta la presentazione di alcun certificato di vaccinazione o test negativo.

Oman.  L’ingresso in Oman è consentito agli stranieri residenti e ai turisti provenienti da qualsiasi Paese. I cittadini italiani sono esenti dall’obbligo di visto per soggiorni fino a 14 giorni, non rinnovabili. Sul portale della “Royal Oman Police” https://evisa.rop.gov.om/en/home è possibile richiedere un visto per soggiorni fino a 30 giorni, rinnovabili una sola volta (Tipo 26B). Sono state eliminate le restrizioni all’ingresso previste dalla normativa Covid-19: all’interno del Paese non è nemmeno più obbligatorio l’uso della mascherina e l’accesso ai luoghi pubblici è consentito senza alcuna limitazione. Sono regolarmente aperti i confini terrestri.

In considerazione del permanere di alcuni limitati casi di contagio, si suggerisce, comunque, di continuare a prestare le dovute cautele e di attenersi alle ordinarie norme igieniche. Sebbene non sia più obbligatoria, si consiglia di dotarsi di una assicurazione sanitaria di durata superiore a quella prevista del viaggio, che includa la copertura delle spese per eventuali quarantene e ricoveri da Covid-19. Per informazioni sulle misure adottate a livello locale, consultare la sezione dedicata del sito dell’Ambasciata a Mascate a questo link. Considerata la possibilità dell’adozione, anche improvvisa, di nuove misure, si raccomanda di mantenersi aggiornati presso i media locali e questo sito circa i provvedimenti che verranno adottati.
Giappone. Dal 10 giugno 2022 è consentito l’ingresso nel Paese per motivi di turismo (oltre che per motivi di studio, lavoro e ricongiungimento familiare o per i possessori di una Residence Card in corso di validità ) da 98 Paesi, tra cui l’Italia, previo rilascio del visto e a condizione che il viaggio –  pur se acquistato da un’Agenzia di Viaggi o da un Tour Operator italiani – venga organizzato attraverso Agenzie o Tour Operator con sede in Giappone, chiamati a garantire l’osservanza da parte dei turisti delle regole stabilite dalle Autorità locali.
Per l’ingresso, è obbligatorio presentare un test PCR negativo effettuato entro 72 ore dalla partenza, corredato dal modulo compilato e firmato, reperibile al seguente indirizzo https://www.mofa.go.jp/mofaj/files/100214764.pdf.
Si invita,  in ogni caso, a contattare la Compagnia Aerea prescelta, per accertarsi che non siano richiesti documenti aggiuntivi.

Misure di quarantena e altre informazioni sul sito Viaggiare Sicuri.
India. Voli nazionali in India Dal 18 ottobre 2021, le autorità indiane hanno disposto il ripristino integrale dei voli interni. Non è necessario ottenere alcuna autorizzazione o permesso per spostarsi in aereo all’interno del Paese. L’accesso all’aerostazione è consentito mostrando il biglietto aereo per la destinazione finale e il passaporto. Ai fini dell’accesso in aeroporto le Autorità indiane raccomandano che i passeggeri attivino sul proprio cellulare l’applicazione di tracciamento gratuita “Aarogya Setu”.

All’arrivo nella città di destinazione, tuttavia, i viaggiatori possono essere soggetti a quarantena, stabilita dalle Autorità statali o municipali, o essere ammessi allo sbarco solo in presenza di certificazione vaccinale o attestazione di negatività al Covid-19 a seguito di test RT-PCR (tampone). Per questa ragione si suggerisce, prima di mettersi in viaggio, di verificare sempre la sussistenza di tali eventuali restrizioni all’arrivo.
Per maggiori informazioni sui voli nazionali, le tariffe in vigore e gli orari disponibili, si invitano i connazionali a consultare le compagnie aeree interessate.
Visti di ingresso indiani Le Autorità indiane hanno ripristinato l’emissione di tutte le categorie di visto, inclusi i visti turistici elettronici (e-Tourist Visa) e cartacei (Tourist Visa).
Dal marzo 2022 è stata inoltre ripristinata la validità, precedentemente sospesa, dei visti turistici (sia elettronici, sia cartacei) di durata quinquennale non ancora scaduti. Ai titolari di visto turistico l’accesso al territorio è consentito esclusivamente per via aerea o marittima e mai attraverso le frontiere terrestri. Per elementi dettagliati e aggiornati in merito a quanto sopra si consiglia di far riferimento al sito internet dell’Ufficio immigrazione indiano (Bureau of Immigration: https://boi.gov.in) e di prendere contatto diretto con l’Ambasciata indiana a Roma o il Consolato Generale indiano a Milano.
Quanti abbiano titolo all’ingresso in India devono essere anche in possesso di un certificato di negatività al Covid-19 rilasciato a seguito di test tampone naso-faringeo eseguito nelle 72 ore precedenti l’arrivo nel Paese.
Dal 1° ottobre 2021 i connazionali che si trovino in India con un visto non più valido, o che abbiano superato il tempo massimo di permanenza consecutiva permessa, e intendano prolungare la loro permanenza in territorio indiano devono presentare la domanda di rinnovo del loro titolo di soggiorno al FRRO seguendo la procedura online, a pagamento, descritta nel sito web di FRRO.
Si può chiedere l’emissione di un “Exit Permit”, presentando la domanda sul sito web di FRRO, al fine di prevenire l’iscrizione in “lista nera” per l’eventuale futuro reingresso in territorio indiano.
In ogni caso si invitano i connazionali temporaneamente presenti in India a segnalare con urgenza la propria presenza all’Ambasciata d’Italia a New Delhi o ai Consolati Generali a Mumbai e a Calcutta, a secondo della zona del Paese in cui si trovano.
In caso di positività al Covid-19, si invita a prendere immediato contatto con l’Ambasciata a New Delhi o con i Consolati Generale di Calcutta e Mumbai, a seconda della zona del Paese in cui ci si trova.
Adempimenti obbligatori per l’ingresso in territorio indiano Le nuove linee guida prevedono adempimenti pre-partenza distinti a seconda dei Paesi di provenienza, che vengono suddivisi in:
1) Paesi che hanno un accordo di reciprocità con l’India sul riconoscimento dei certificati vaccinali;
2) Altri Paesi.
L’Italia in questo momento rientra nella lista dei Paesi n. 2.
I passeggeri  provenienti dall’Italia, indipendentemente dal proprio status vaccinale, devono caricare sul portale “Air Suvidha” (https://www.newdelhiairport.in/airsuvidha/apho-registration ):
a) un certificato di negatività al Covid-19 a seguito di test RT-PCR (tampone) eseguito entro le 72 ore precedenti il viaggio
b) un’autodichiarazione sanitaria.
E’ stato revocato l’obbligo di osservare un periodo di isolamento fiduciario in casa di 7 giorni mentre viene richiesto di osservare un periodo di auto-monitoraggio di 14 giorni.
Non è più previsto l’obbligo di sottoporsi a un test Covid-19 in aeroporto, tuttavia quanti risultino individuati “a campione” (2% dei passeggeri su ciascun volo), su segnalazione della compagnia aerea interessata saranno sottoposti a test RT-PCR (tampone) allo sbarco in territorio indiano, a proprie spese e indipendentemente dal proprio stato vaccinale.
I minori di anni 5 sono esentati dall’obbligo di esibire il certificato di negatività al Covid-19, a seguito di test RT-PCR (tampone) eseguito entro le 72 ore precedenti il viaggio.
In caso di positività al Covid-19, accertata a seguito di test allo sbarco in India o successivamente ad esso, le autorità indiane si riservano il diritto di disporre il soggiorno della persona interessata presso una struttura medica o “Covid Hotel” locale, con soggiorno obbligatorio e spese di soggiorno e cure mediche a carico dell’interessato. Si invitano i connazionali ad attenersi alle predette disposizioni, inderogabili e sanzionabili penalmente in caso di inosservanza.

Indonesia. 

L’ingresso nel Paese è ancora subordinato in via generale al possesso di un visto. A partire dal 5 aprile 2022 è consentito nuovamente l’ingresso per turismo in Indonesia ai cittadini di un numero sempre maggiore di Paesi, tra cui vi è già l’Italia, attraverso punti di accesso prestabiliti, tra cui gli aeroporti internazionali Soekarno Hatta di Jakarta e Ngurah Rai di Bali, dove è possibile ottenere uno speciale visto all’arrivo, della durata di 30 giorni e rinnovabile esclusivamente nel luogo di ingresso per non più di ulteriori 30 giorni, al costo di IDR 500.000, alle seguenti condizioni:
1. possedere un passaporto ancora valido per almeno sei mesi;
2. esibire un biglietto aereo di andata e ritorno o un biglietto di sola andata in presenza di ulteriore titolo di viaggio per la prosecuzione del viaggio fuori dell’Indonesia;
3. compilare il modulo di auto segnalazione e-HAC Indonesia, integrato nell’applicazione PeduliLindungi;
4. esibire un certificato (cartaceo o digitale) in lingua inglese attestante il completamento di un ciclo vaccinale anti COVID-19 almeno 14 giorni prima partenza, validato sul sito web Ministero della Salute della Repubblica dell’Indonesia sul modulo e-HAC International Indonesia (https://vaksinln.dto.kemkes.go.id/sign/in );
5. sottoporsi a controlli della temperatura corporea ed eventuali sintomi riconducibili al Covid-19; in presenza di sintomi e/o temperatura corporea superiore a 37,5° sarà necessario sottoporsi a un test PCR all’arrivo a proprie spese. In caso di positività è previsto l’isolamento a proprie spese in strutture dedicate individuate dal governo indonesiano o presso ospedale in caso di sintomi gravi.
Dal 18 maggio 2022 non è più richiesta l’attestazione di aver effettuato un test PCR anti Covid-19.
Dall’8 giugno 2022 non è più richiesto di esibire una polizza assicurativa per la copertura delle eventuali spese medico-sanitarie, tuttavia, visti gli elevati costi nel Paese in caso di malattia, infortuni o in caso di necessità di ricovero ospedaliero, si consiglia vivamente di stipulare una polizza assicurativa medico-sanitaria per il periodo del soggiorno previsto in Indonesia.
Per coloro che hanno completato un ciclo vaccinale anti-Covid-19 almeno 14 giorni prima dell’arrivo in Indonesia non è più necessario sottoporsi a quarantena, mentre resta in vigore l’obbligo di quarantena per 5 giorni per coloro che non hanno alcuna vaccinazione o non hanno completato il ciclo di vaccinazione contro il Covid-19.
All’arrivo in Indonesia vengono effettuati controlli sulla presenza di sintomi di Covid-19, tra cui il controllo della temperatura corporea. In caso di temperatura superiore ai 37,5°C gli interessati verranno sottoposti a test PCR a proprie spese, ed in caso di positività è prevista la quarantena in strutture dedicate, sempre a spese degli interessati.
Ai minori di anni 18 si applicano le regole valide per i loro genitori o accompagnatori maggiorenni.
Esenzioni dall’obbligo di esibire certificazione vaccinale sono previste:
per i minori di anni 18;per coloro che hanno completato un periodo di quarantena e siano guariti dal Covid-19, purché esibiscano certificazione medica al riguardo rilasciata dalle competenti autorità sanitarie del Paese di origine;per coloro che non si sono potuti sottoporre a vaccinazione per ragioni di salute, purché ciò sia comprovato da certificazione medica al riguardo rilasciata dalle competenti autorità sanitarie del Paese di origine.Per gli spostamenti terrestri, marittimi e aerei all’interno dell’Indonesia non è necessario effettuare test anti Covid-19 qualora si disponga di certificazione attestante almeno il completamento di un ciclo vaccinale.
Nel caso in cui si sia privi di vaccinazione o non sia stato completato un ciclo vaccinale, è necessario esibire i risultati con esito negativo di un test antigenico effettuato non più di 24 ore prima della partenza, o di un test PCR effettuato non più 74 ore prima della partenza.
Per maggiori dettagli si suggerisce di consultare il sito del Ministero del Turismo indonesiano all’indirizzo https://www.indonesia.travel/gb/en/news/new-international-travel-regulations-to-enter-indonesia-as-of-29-november-2021 , sottolineando che solo le autorità indonesiane possono fornire indicazioni ufficiali e attuali sulle modalità di ingresso e soggiorno all’interno del territorio indonesiano, e ad esse è necessario rivolgersi per ogni chiarimento al riguardo e per verificare se possibile e in che modo ottenere un visto d’ingresso per il tipo di attività che intende svolgere in Indonesia.

Maldive. A partire dal 13 marzo 2022 l’ingresso alle Maldive non è più soggetto a restrizioni.

Non viene pertanto più richiesto il test PCR da presentare all’arrivo o all’uscita e non vi è più obbligo di quarantena.
Tutti i viaggiatori in arrivo, indipendentemente dal loro status vaccinale, sono tenuti esclusivamente a compilare una dichiarazione sul proprio stato di salute redatta entro 48 ore dalla partenza (IMUGA https://imuga.immigration.gov.mv/).
Per maggiori informazioni si rimanda a questo sito.

Thailandia.  

A partire dal 1 luglio 2022, non è più richiesta alcuna autorizzazione preventiva per entrare in Thailandia.  Al momento dell’ingresso nel Paese è necessario mostrare il certificato di vaccinazione ( N.B la seconda dose deve essere stata effettuata dal almeno 14 giorni), oppure un Test Molecolare/Antigenico effettuato nelle 72 ore precedenti  la partenza presso una struttura medica .
Per i minori di 5 anni non è richiesta alcuna vaccinazione ne’ test.
Ai minori tra i 5 e i 17 anni di età non è richiesto ne’ certificato vaccinale ne’ test, solo se viaggiano con un genitore/tutore vaccinato. In caso contrario, è richiesto certificato di  vaccinazione (è sufficiente una sola  dose, se effettuata da almeno 14 giorni) o test molecolare/antigenico effettuato nel 72 ore antecedenti alla partenza presso una struttura medica.

AFRICA
Egitto. L’Egitto ha eliminato – in data 17 giugno 2022 – tutte le restrizioni all’ingresso legate al COVID-19, per tutti i viaggiatori, sia egiziani, sia stranieri: si raccomanda, tuttavia, una verifica cautelativa con la propria Compagnia Aerea, prima di partire.

Marocco.

Le Autorità marocchine hanno disposto che, dal 18 maggio al 16 agosto 2022, ai fini dell’ingresso nel Paese per tutti i passeggeri – a partire dai 18 anni – sarà necessario alternativamente:
– Certificato vaccinale Covid-19 da presentare all’imbarco. Si segnala che, nel quadro delle nuove misure decise dalle autorità marocchine, un certificato vaccinale valido significa la somministrazione di tre (3) dosi o, in alternativa, di due dosi di cui la somministrazione della seconda dose non sia antecedente ai quattro mesi che precedono l’ingresso in Marocco. Per quanto riguarda i tempi di somministrazione della dose unica di vaccino Johnson & Johnson, essa equivale a due dosi di un altro vaccino.
– Il risultato negativo di un test molecolare, da presentare all’imbarco, il cui prelievo deve essere effettuato nelle 72 ore precedenti l’imbarco.
Si segnala inoltre:
– Fiche sanitaria del passeggero, da scaricare dal sito web di ONDA (https://www.onda.ma/form.php) prima dell’imbarco, da compilare online e da presentare all’imbarco;
– Possibilità di essere sottoposti ad un test antigenico rapido a campione ai punti di ingresso in Marocco;
– In caso di positività al test antigenico rapido all’arrivo in Marocco:
a) se la persona è asintomatica o presenta un quadro benigno, dovrà sottoporsi ad un trattamento in auto-isolamento al proprio domicilio o in un hotel, secondo il protocollo nazionale in vigore;
b) in alternativa, se la persona presenta sintomi moderati, sarà presa in carico in una struttura ospedaliera, pubblica o privata, secondo il protocollo nazionale in vigore.
Si informa inoltre che potranno essere effettuati test a campione supplementari nell’hotel o nel luogo di residenza dopo 48 ore dall’ingresso nel territorio marocchino.
Per i minori – in età compresa tra i 12 e i 18 anni – essere in possesso di un passaporto vaccinale valido significa avere completato il ciclo vaccinale (somministrazione di due dosi).
I minori di 12 anni possono entrare in territorio marocchino senza alcuna condizione.
Le Autorità marocchine hanno anche disposto l’obbligo di presentazione di un certificato vaccinale per circolare
in Marocco e per accedere a qualsiasi ufficio pubblico, agli hotels, ai ristoranti, bar, spazi chiusi, negozi, sale sport e hammam.
Si raccomanda di consultare regolarmente i siti ufficiali dei Ministeri marocchini (Esteri, Salute, Turismo) o e il sito ufficiale dell’Ufficio Nazionale degli Aeroporti, ONDA, per tutti gli aggiornamenti .

Kenya.  Tutti i viaggiatori in arrivo in Kenya (anche provenienti dall’Italia) devono essere provvisti di certificato di vaccinazione completa contro il COVID-19, con un vaccino riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con poche eccezioni indicate di seguito.
I viaggiatori vaccinati sono esentati dalla presentazione di un risultato negativo di test COVID PCR. È opportuno, in ogni caso, verificare con la propria Compagnia Aerea che il risultato negativo di test COVID PCR per viaggiare non venga richiesto dalla Compagnia stessa o dal Paese di transito.
Il certificato di vaccinazione contro il COVID-19 può non essere richiesto a quei viaggiatori in arrivo in Kenya le cui condizioni di salute siano tali da non raccomandare la vaccinazione. Tale condizione deve essere dimostrata con apposito e dettagliato certificato medico redatto in lingua inglese.
Anche nel caso in cui si sia  contratto il COVID-19 o ricevuto plasma iperimmune nei 90 giorni precedenti, tali circostanze devono essere documentate con apposito certificato medico in inglese.
I viaggiatori non vaccinati, perché rientranti tra le suddette eccezioni, sono però tenuti ad esibire la prova di un test COVID PCR risultato negativo, valido per 72 ore dal momento del prelievo del campione fino al momento della partenza per il Kenya. Essi saranno altresì sottoposti a test rapidi, al costo a proprio carico di 30 dollari, e dovranno attenderne l’esito negli spazi predisposti nell’area aeroportuale.
Coloro i quali risultino positivi saranno sottoposti a test PCR COVID-19, al costo di 50 dollari, e posti in auto-isolamento.
Il certificato negativo COVID-PCR non è richiesto per bambini di età inferiore a 5 anni.
I viaggiatori che facciano ingresso in Kenya sono tenuti a compilare previamente il modulo online di monitoraggio sanitario – reperibile a questo link – necessario a generare un “QR code” che verrà recapitato agli interessati tramite posta elettronica e andrà presentato ai controlli di sicurezza. Il monitoraggio quotidiano da parte delle Autorità sanitarie keniane e’ previsto proseguire nei 14 giorni successivi all’arrivo, tramite SMS o tramite l’app di Android “Jitenge” del Ministero della Salute keniano.
Ai passeggeri in arrivo è richiesto di caricare digitalmente il proprio certificato di vaccinazione o, ove mancante, il proprio test COVID PCR negativo, sul sito https://globalhaven.org/, dai quali si otterranno dei codici QR che potranno essere richiesti prima dell’imbarco.
Tale sistema potrebbe- a volte- non essere pienamente operativo: si raccomanda, pertanto, di avere sempre con sé il proprio certificato di vaccinazione da COVID o il referto del proprio test COVID PCR in formato cartaceo, redatti in lingua inglese.
Si raccomanda inoltre vivamente a coloro che intendano recarsi in Kenya di munirsi di una adeguata copertura assicurativa per eventuali spese mediche che -in loco – possono essere molto elevate.
Per l’accesso ai luoghi al chiuso potrà essere richiesto di presentare prova di avvenuta vaccinazione dal COVID-19, che si raccomanda dunque di portare sempre con sé.

Mauritius.

A partire dal 12 marzo 2022 non è più necessario per l’ingresso nel Paese effettuare un test COVID-19 pre-partenza. A tutti i viaggiatori, vaccinati o no, è richiesta la sottoscrizione di un’assicurazione sanitaria (ad eccezione dei cittadini di Mauritius, dei residenti permanenti)  e la compilazione del Mauritius All in One travel form, qui disponibile,  e l’effettuazione di un test COVID-19 all’arrivo nel paese. In caso di permanenza presso un hotel dell’isola sarà possibile effettuare un test rapido direttamente all’arrivo in hotel. In caso di permanenza presso la propria abitazione o altra sistemazione (bed and breakfast o guest house), sarà necessario effettuare un test molecolare gratuito all’arrivo in aeroporto. I viaggiatori non vaccinati devono inoltre osservare un isolamento di 7 giorni presso una struttura a propria scelta. Al termine di tale periodo possono continuare il loro soggiorno senza necessità di effettuare un ulteriore test. Sono considerati vaccinati, e possono pertanto entrare nel Paese senza obbligo di isolamento, i viaggiatori che hanno ricevuto la seconda dose di vaccino da almeno 14 giorni prima dell’ingresso o, in caso di vaccino monodose, l’unica dose prevista da almeno 28 giorni precedenti l’arrivo. Rientrano in tale categoria anche le persone che hanno contratto il virus negli ultimi 12 mesi precedenti l’ingresso. In tale caso verranno applicate le stesse disposizioni dei viaggiatori vaccinati nel caso in cui abbiano ricevuto almeno una dose prima della malattia o una dose dopo la stessa. Per maggiori informazioni si rimanda a questo sito e alle informazioni qui disponibili.

Seychelles. A tutti i viaggiatori in arrivo, vaccinati e non vaccinati,  è richiesta la compilazione della Health Travel Authorisation” sul seguente sito: https://seychelles.govtas.com/ (procedura a pagamento) e la stipula di un’assicurazione sanitaria COVID-19 che copra eventuali costi di quarantena e trattamenti medici.

A partire dal 15 marzo 2022 i viaggiatori, al di sopra dei dodici anni di età,  non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale devono presentare il risultato negativo di  un test COVID PCR o di un test antigenico effettuati rispettivamente entro le 72 ore o le 24 ore  precedenti la partenza.
Il test pre-partenza non viene più richiesto ai viaggiatori che hanno completato il ciclo vaccinale ed a coloro che hanno contratto il COVID tra le 2 e le 12 settimane precedenti la partenza (condizione quest’ultima che deve essere dimostrata attraverso il risultato positivo di un tampone COVID-19 ed un certificato di guarigione)
Sono considerati completamente vaccinati i viaggiatori al di sopra dei 18 anni di età, che hanno ricevuto le dosi previste dal tipo di vaccino prescelto (due dosi o una dose nel caso di vaccino monodose) e la dose booster nel caso in cui siano passati più di sei mesi dall’ultima dose del ciclo primario. I viaggiatori di età compresa dai 12 ai 18 anni sono considerati completamente vaccinati se hanno ricevuto le due dosi di vaccino. Non è obbligatoria la vaccinazione, ma è fortemente raccomandata. I viaggiatori potranno alloggiare solamente all’interno di strutture alberghiere o a bordo di imbarcazioni autorizzate (elenchi consultabili a questo sito ), la cui relativa prenotazione deve essere caricata all’interno della “Health Travel Authorisation” e presentata alle Autorità doganali all’ingresso nel Paese. Non è previsto alcun periodo di isolamento o quarantena.
I porti delle Seychelles sono aperti alle navi in arrivo. E’ obbligatorio richiedere la “Health Travel Authorisation” via email (all’indirizzo pha@health.gov.sc) e stipulare un’assicurazione sanitaria COVID-19 che copra eventuali costi di quarantena e trattamenti medici. Gli equipaggi e i passeggeri devono aver trascorso almeno 10 giorni in mare dall’ultimo sbarco precedente all’arrivo nel Paese e non devono aver avuto sintomi da COVID-19 durante questo periodo. All’arrivo, qualora abbiano trascorso in mare un periodo inferiore ai 10 giorni dall’ultimo sbarco, saranno sottoposti all’arrivo  ad un PCR test a pagamento.
Per maggiori informazioni, consultare il sito del Ministero della Salute delle Seychelles, questa pagina web.

Sudafrica. Con provvedimento del Governo di Pretoria, tutte le restrizioni ai viaggi internazionali da e verso il Sud Africa sono state rimosse.
Per entrare in Sud Africa via aerea, terra o mare non occorre più presentare il proprio certificato di avvenuto completamento del ciclo di vaccinazione in corso di validità, né il risultato negativo di un test molecolare anti-Covid-19.
In tutto il territorio sudafricano non è nemmeno più obbligatorio l’utilizzo della mascherina: si consiglia tuttavia di consultare in anticipo il sito del vettore di trasporto/Compagnia Aerea con cui si viaggia, per accertarsi che quest’ultimo/a non preveda, nel proprio regolamento interno, l’utilizzo della mascherina durante il viaggio.
È stato altresì rimosso il limite al numero di persone che possono partecipare agli eventi pubblici, originariamente previsto per limitare la diffusione del contagio da Covid-19.

AMERICA SETTENTRIONALE E CENTRALE

Stati Uniti d’America.

DISPOSIZIONI PER INGRESSO NEGLI USA

Dal 12 giugno 2022, per i viaggiatori completamente vaccinati in partenza verso gli Stati Uniti, é stato abolito l’obbligo di esibire all’imbarco un test anti-Covid con risultato negativo o un certificato di guarigione da Covid. Le nuove disposizioni hanno validità di 90 giorni, al termine dei quali potranno essere prorogate o sospese, in base all’andamento del quadro pandemico.
Le Autorità statunitensi consigliano – suggerimento non avente tuttavia carattere obbligatorio – che il viaggiatore effettui dei test Covid prima e dopo l’arrivo negli Stati Uniti. Rimane altresì consigliato di continuare ad indossare la mascherine all’interno di mezzi di trasporto pubblici.
L’abolizione dell’obbligo di un test anti-Covid non fa venire meno il requisito fondamentale della vaccinazione per l’accesso agli Stati Uniti, con alcune limitate eccezioni.
A tutti i viaggiatori, in aggiunta all’attenta lettura di quanto indicato di seguito, si raccomanda sempre, prima di partire, di verificare le effettive condizioni di imbarco per i voli diretti negli USA con la compagnia aerea prescelta. Si raccomanda inoltre di utilizzare lo strumento di “Travel Assessment” fornito dal CDC statunitense per verificare la normativa applicabile alla situazione del singolo viaggiatore, disponibile su questa pagina.
VACCINATI (FULLY VACCINATED) E VACCINI AMMESSI
a) E’ ammesso l’ingresso negli Stati Uniti ai viaggiatori che abbiano completato la vaccinazione con i sieri approvati da FDA (Moderna, Pfizer e Johnson and Johnson) o inseriti nella Emergency Use Listing (EUL) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra i quali é incluso AstraZeneca.
b) E’ considerato ‘fully vaccinated’ chi abbia ricevuto – almeno 14 giorni prima dell’arrivo negli USA – la seconda dose di vaccinazione, o la dose singola, nel caso di vaccini che prevedano una sola inoculazione (Johnson and Johnson): il certificato di vaccinazione completa non ha scadenza, ai fini dell’ingresso negli Stati Uniti.
c) Sono ritenuti ‘fully vaccinated’ anche coloro che abbiano ricevuto una vaccinazione mista, a condizione che sia stata effettuata con vaccini riconosciuti da FDA o inclusi nella EUL (“any combination of two doses of an FDA approved/authorized or WHO emergency use listed COVID-19 two-dose series”).
NB. Una persona che abbia contratto il CoVID-19 e abbia ricevuto una sola dose di vaccino (ad eccezione del vaccino monodose Johnson & Johnson) non è considerata completamente vaccinata per potere viaggiare negli Stati Uniti.
PROVA DI VACCINAZIONE
a) Il Certificato di vaccinazione (ammesso anche in formato digitale) deve essere presentato alla Compagnia Aerea al momento dell’imbarco.
b) La Compagnia Aerea dovrà verificare sia la corrispondenza tra i dati del viaggiatore e quelli riportati nel certificato di vaccinazione, sia la circostanza che il certificato sia stato emesso da un Ente o da un Organismo ufficialmente titolato all’emissione.
REQUISITI PER I MINORI
I minori di 18 anni sono esclusi dall’obbligo di vaccinazione. Non è richiesto un test pre-partenza.
ECCEZIONI ALL’OBBLIGO DI VACCINAZIONE
Sono molto limitate le eccezioni all’obbligo di vaccinazione per chi arriva dall’estero. Esse includono:
a) i minori di anni 18;
b) coloro che stiano partecipando a trial clinici Covid 19;
c) coloro che – per ragioni o controindicazioni mediche – non possano essere sottoposti a vaccinazione;
d) coloro che abbiano necessità di viaggiare per motivi di emergenza o umanitari (comprovati da una lettera del Governo degli Stati Uniti);
e) coloro che viaggino con visti non turistici da Paesi con tassi di vaccinazione inferiori al 10% (il CDC – Centro per il Controllo delle Malattie statunitense – dovrà pubblicare la lista di tali Paesi).
Ai viaggiatori stranieri che rientrino nelle suddette eccezioni è comunque richiesto di sottoporsi ad un test Covid (molecolare o antigenico) tra il terzo e il quinto giorno dall’ingresso nel Paese, ma non è richiesto un test pre-partenza.
È inoltre richiesto l’isolamento presso il proprio domicilio per 7 giorni, con la sola eccezione dei minori di 18 anni, i quali non devono auto-isolarsi, salvo risultato positivo del test effettuato dopo l’arrivo. Quest’ultima disposizione può variare da Stato a Stato.
I beneficiari delle suddette eccezioni, che intendano rimanere nel Paese per più di 60 giorni, saranno tenuti ad effettuare la vaccinazione negli Stati Uniti.
Sono fatti salvi i casi di coloro che – per controindicazioni mediche – non possono essere sottoposti a vaccinazione.
Le limitazioni non si applicano ai titolari delle seguenti categorie di visto:
a) A1, A2, A3 (diplomatici e funzionari di Governo)
b) G1, G2, G3, G4 (diplomatici, funzionari di Organizzazioni Internazionali)
c) NATO 1-2-3-4-6 (personale militare o civile che si reca negli USA nel rispetto degli accordi previsti in ambito NATO)
d) C1, C2, C3 (visti per viaggiatori in transito)
d) membri di equipaggio di navi e aerei
e) coloro che viaggino per recarsi presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite a New York (in tal caso, si rende necessaria una lettera di invito da parte delle Nazioni Unite in cui sono indicate le ragioni del viaggio).

Canada.

I cittadini stranieri, che abbiano completato il ciclo vaccinale, possono entrare in Canada secondo le seguenti condizioni:
1) dimostrare il completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, con vaccino/i riconosciuto/i dal Governo del Canada (Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca/COVISHIELD e Janssen). I certificati, corredati da traduzione in lingua inglese o francese, qualora l’originale sia stato rilasciato in un’altra lingua, dovranno essere esibiliti alle Autorita’ di frontiera;
2) essere asintomatico;
3) inviare le informazioni obbligatorie tramite “ArriveCAN” (app o sito Web), inclusa la prova della vaccinazione in inglese o francese e un piano di quarantena. Per informazioni, consultare il seguente link: https://www.canada.ca/en/public-health/services/diseases/coronavirus-disease-covid-19/arrivecan.html ;
4) essere ammissibile ai sensi dell’Immigration and Refugee Protection Act ;
5) sottoporsi ad un test all’arrivo, qualora richiesto.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il seguente link:  COVID-19 vaccinated travellers entering Canada – Travel restrictions in Canada – Travel.gc.ca
Per i viaggiatori che non abbiano completato il ciclo vaccinale, oltre ai cittadini canadesi e ai residenti permanenti, nonché ai loro familiari (coniugi o partners di Common Law, figli minori, genitori), l’ingresso in Canada è consentito a determinate categorie. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla seguente pagina web.
Si ricorda che  ai fini dell’ingresso nel Paese per motivi di studio – è necessario un permesso/visto, a seconda della durata della permanenza in Canada (non è sufficiente essere in possesso di eTA). Per maggiori informazioni, si consulti https://www.canada.ca/en/immigration-refugees-citizenship/services/study-canada/study-permit/study-permit-tool/result-short-sp.html
Le Autorità canadesi hanno altresì comunicato che la trattazione delle pratiche relative ai visti può subire ritardi a causa della pandemia.
I viaggiatori che non abbiano completato il ciclo vaccinale, qualora autorizzati ad entrare nel Paese, dovranno effettuare il test nel primo (1) e ottavo (8) giorno e sottoporsi ad una quarantena di quattordici (14) giorni, dimostrando alle Autorità canadesi di frontiera di essere in possesso di un piano per la quarantena, che andrà inserito sull’apposita sezione dell’app “ArriveCAN”. La violazione dell’obbligo di quarantena, che viene monitorato anche attraverso controlli da parte delle Forze di Polizia, presso l’indirizzo indicato alle Autorità locali all’ingresso nel Paese, determina sanzioni, che possono arrivare fino ad una multa di 750.000 dollari canadesi e/o l’arresto fino a 6 mesi.
I viaggiatori minorenni non completamente vaccinati in ingresso nel Paese, a partire dai 5 anni di età, se accompagnati da adulti completamente vaccinati, possono entrare secondo le seguenti condizioni :
1) presentare un test pre-partenza e sottoporsi al test il primo (1°) e ottavo (8°) giorno;
2) i minori di età inferiore a 12 anni sono esenti dall’obbligo della quarantena di quattordici (14) giorni;
3) i minori di età compresa tra i 12 e 17 anni dovranno sottoporsi ad un periodo di quarantena di quattordici (14) giorni.
Si ricorda che l’ingresso nel Paese è comunque rimesso alle decisioni dei Funzionari della “Canadian Border Services Agency” (CBSA), i quali applicano in maniera restrittiva le misure vigenti e possono fornire disposizioni alle Compagnie Aeree, anche ai fini del divieto all’imbarco verso il Canada.
Prima di mettersi in viaggio, è sempre opportuno verificare con la propria Compagnia Aerea l’effettiva operatività del volo, nonché le condizioni richieste dal Governo canadese per l’imbarco stesso.
Per un aggiornamento costante, si raccomanda di consultare, tra gli altri, questo sito web, la pagina web del Dipartimento di Immigrazione canadese, nonché quella dell’Agenzia Federale Canadese per la Salute Pubblica.

Repubblica Dominicana. E’ consentito l’ingresso nel Paese a tutti i viaggiatori provenienti dall’estero senza alcuna restrizione a condizione che siano titolari di passaporto che sia in corso di validità per tutta la durata del loro soggiorno. Tutti i viaggiatori in entrata ed in uscita dal Paese devono, prima del loro viaggio,  compilare ed inviare online un formulario (disponibile qui).

Per i passeggeri in arrivo. Per accelerare le procedure di ingresso nella Repubblica Dominicana, si consiglia, 72 ore prima del viaggio, di compilare il modulo, stamparlo o acquisire uno screenshot del codice QR e tenerlo a portata di mano per mostrarlo alle Autorità di dogana in arrivo. Le Autorità doganali potranno disporre, a campione, controlli della temperatura di turisti in arrivo, così come test rapidi anti-Covid non invasivi (soffiando in un macchinario).
I passeggeri che presentano sintomi riconducibili al virus o che siano risultati positivi al test rapido saranno isolati in luoghi autorizzati dal Ministero della Salute.
Per i passeggeri in partenza.  Prima della partenza dalla Repubblica Dominicana è obbligatoria la compilazione di un formulario on line 72 ore prima del viaggio. Per ulteriori informazioni si rimanda ai siti viajerodigital.mitur.gob.do e eticket.migracion.gob.do.
Cuba. Sono state abolite tutte le restrizioni all’ingresso a Cuba. Non sarà più necessario mostrare il certificato vaccinale, né l’esito negativo di un tampone molecolare per l’ingresso nel Paese. Abolito anche l’obbligo generalizzato di uso della mascherina e abolite le restrizioni alla circolazione sul territorio nazionale. Per monitorare l’evoluzione della situazione epidemiologica COVID-19, si raccomanda di consultare il sito del Ministero della Salute cubano all’indirizzo https://salud.msp.gob.cu/category/covid-19/

AMERICA MERIDIONALE

Colombia. Per l’ingresso in Colombia, ogni viaggiatore deve compilare – prima della partenza – il modello Check-Mig https://apps.migracioncolombia.gov.co/pre-registro/public/preregistro.jsf; in caso di mancata compilazione del modello, le Compagnie Aeree potranno non consentire l’imbarco.
Per entrare nel Paese, bisogna presentare un certificato di vaccinazione (ciclo vaccinale completo) ed avere completato il ciclo di vaccinazione da almeno 14 giorni prima dell’imbarco. A partire dal 1 maggio 2022, le persone che abbiano completato il ciclo di vaccinazione da meno di 14 giorni al momento dell’imbarco o che non abbiano completato il ciclo vaccinale o che non si siano affatto vaccinate, potranno presentare l’esito negativo di un test molecolare, effettuato fino a 72 ore prima dell’imbarco o di un test antigenico effettuato nelle 48 prima dell’imbarco.
Si raccomanda di consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia a Bogotà, i siti e i social del Ministero della Salute colombiano e delle diverse municipalità nonché i siti di Migración Colombia (https://www.migracioncolombia.gov.co/ ) e di Turismo in Colombia (https://www.colombia.travel/es/informacion-covid-19?__cf_chl_jschl_tk__=pmd_a01d33d768f4d26d54fcf7b4aedf4a52326364b6-1627553808-0-gqNtZGzNAnijcnBszQe6). Per quanto riguarda la Capitale, si consiglia anche di consultare il sito https://bogota.gov.co/ e i social del Comune di Bogotà.
Il Governo nazionale ha stabilito che, a partire dal 1 maggio 2022:
– nei Comuni che abbiano raggiunto almeno il 70% di persone con ciclo completo di vaccinazione ed almeno il 40% con dose di rinforzo, è eliminato l’obbligo di utilizzare le mascherine in luoghi chiusi, con eccezione per le strutture mediche-sanitarie, geriatriche, i mezzi di trasporto e le scuole. Si mantiene, al momento, l’obbligo dell’uso di mascherina nei voli commerciali;
– è eliminato l’obbligo di presentazione del carnet di vaccinazione per poter accedere a luoghi pubblici e a stabilimenti privati.
L’emergenza sanitaria in Colombia è terminata il 30 giugno 2022.
Le frontiere terrestri, marittime e fluviali con Brasile, Ecuador, Panama e Perù sono state riaperte dal 19 maggio 2021.

Brasile. La normativa brasiliana è soggetta a cambiamenti, anche repentini e senza preavviso, in funzione del quadro epidemiologico globale. Pertanto, si raccomanda di verificare sempre con la compagnia aerea di riferimento, prima di partire, le condizioni effettive di imbarco e ingresso

1. INGRESSO VIA AEREA
L’ordinanza n. 670 dell’1 aprile 2022 ha confermato l’obbligo di presentare alla compagnia aerea, prima dell’imbarco, un certificato (in formato elettronico o cartaceo) di vaccinazione con vaccini approvati dall’Autorità sanitaria brasiliana (ANVISA), dall’Organizzazione Mondiale della Salute o del Paese di provenienza, la cui somministrazione dell’ultima dose o della dose unica sia avvenuta almeno 14 giorni prima della data di imbarco. Non sono accettati certificati unicamente sotto formato QR-CODE o altro linguaggio codificato. Il certificato deve contenere il nome del viaggiatore e i dati del vaccino (nome commerciale o del fabbricante, numero dei lotti delle dosi applicate e data di applicazioni delle dosi).
II. La presentazione del certificato vaccinale non è richiesta ad alcune categorie di viaggiatori, tra cui: quelli con situazioni di salute tali da controindicare la somministrazione del vaccino, purché in possesso di referto medico; quelli considerati non vaccinabili ai sensi del Piano Nazionale di Vaccinazione del Ministero della Salute brasiliano (https://www.gov.br/saude/pt-br/coronavirus/vacinas/plano-nacional-de-operacionalizacao-da-vacina-contra-a-covid-19), i cittadini brasiliani e stranieri residenti in territorio brasiliano che non siano completamente vaccinati. Tali categorie potranno entrare sul territorio brasiliano dietro presentazione di un test negativo per il rilevamento dell’infezione da covid-19, di tipo antigentico o molecolare RT-PCR, realizzato un giorno prima dell’imbarco.
III. E’ inoltre previsto un protocollo specifico per i membri dell’equipaggio di aeromobili privi di certificato vaccinale.
2. INGRESSO VIA TERRA
L’ingresso in Brasile via terra viene consentito ai viaggiatori che presentano lo stesso certificato di vaccinazione indicato per l’ingresso via aerea.
Alle persone che non presentano tali documenti non è consentito l’ingresso salvo alcune eccezioni, tra cui al viaggiatore le cui condizione di salute controindichi la vaccinazione contro il Covid-19, purché certificata da referto medico, e il cittadino brasiliano o cittadino straniero residente in Brasile che non ha interamente completato il ciclo vaccinale.
3. INGRESSO VIA MARITTIMA
L’ingresso in Brasile via mare viene consentito ai viaggiatori che presentano lo stesso certificato di vaccinazione indicato per l’ingresso via aerea, seguendo disposizioni stabilite dall’Agenzia Nazionale di Vigilanza Sanitaria, per quanto riguarda i passeggeri di navi di crociera.
Si segnala che, in luogo di certificati di vaccinazione completa, non saranno accettati certificati di guarigione da Covid-19.
Tutta la documentazione dovrà essere redatta in lingua portoghese, spagnola o inglese.
La nuova ordinanza non ha termine di validità, dovendosi dunque considerare vigente fino a contrarie disposizioni.
Perù. In ragione di un ulteriore incremento, con l’inizio dell’inverno, dei casi di Covid-19, le Autorità peruviane hanno confermato e prorogato  i seguenti regimi di eccezione, in vigore dal 15 marzo 2020:
– Stato di Emergenza Nazionale per Pandemia da virus Sars-CoV-2 fino al 30 giugno 2022;
–  Stato di Emergenza Sanitaria per Pandemia da virus Sars-CoV-2 fino al 2 agosto 2022.
Per l’ingresso in Perù dei peruviani, stranieri residenti e stranieri non residenti ,di età pari o superiore a 12 anni, la cui destinazione finale è il territorio peruviano, indipendentemente dal Paese di origine, sono attualmente in vigore le seguenti misure:
– Per i viaggiatori che abbiano completato il ciclo vaccinale, è richiesta la presentazione del certificato di avvenuta vaccinazione. Sono considerati vaccinati i viaggiatori che abbiano ricevuto entrambe le dosi di vaccino.
– Per i viaggiatori non vaccinati è richiesta la presentazione dell’esito negativo di un test PCR, effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’imbarco al punto di origine del viaggio.
– Ai minori di 12 anni di età non viene richiesto alcun certificato di vaccinazione o risultato di un test COVID-19, ma solamente l’assenza di sintomi all’imbarco.
– Potranno essere effettuati dalle Autorità sanitarie aeroportuali controlli sanitari a campione all’arrivo e, in caso di positività rilevata, potranno disporre le relative misure preventive del contagio (come l’isolamento fiduciario).
– A tutti i viaggiatori in ingresso in Perù è inoltre richiesta, entro le 72 ore precedenti il volo, la compilazione di una dichiarazione giurata. Questo è un requisito essenziale per essere autorizzato a salire sull’aereo. La dichiarazione giurata si compila on-line a questo link https://djsaludviajero.minsa.gob.pe/dj-salud/ .
– Per i voli verso l’interno del Paese (locali), sarà necessario esibire, all’atto dell’imbarco la prova di aver completato, in Perù o all’estero, un ciclo completo di vaccinazione Covid-19 o, in mancanza, un risultato negativo di una prova molecolare con data del risultato non superiore alle 48 ore antecedenti l’imbarco.
– È in ogni caso necessario, all’atto dell’ingresso in luoghi pubblici o aperti al pubblico al chiuso (ad esempio ristoranti, centri commerciali) esibire la certificazione che attesti il completamento del ciclo vaccinale contro il Covid-19, effettuato in Perù o all’estero.
Per informazioni più dettagliate, comprese le misure in vigore a livello locale, si rimanda alla Sezione Situazione Sanitaria di questa Scheda.
Maggiori informazioni circa le misure disposte sono disponibili sui siti https://www.gob.pe/coronavirus.

Argentina. La normativa argentina è soggetta a cambiamenti, in funzione del quadro epidemiologico globale. Per questo motivo è essenziale mantenersi aggiornati sugli sviluppi e sulle misure adottate anche attraverso i canali di comunicazione pubblica delle Autorità argentine (vedi in modo particolare del sito del Ministero degli Interni argentino: https://www.argentina.gob.ar/interior/migraciones/ddjj-migraciones e il sito del Ministero della Sanità argentino: https://www.argentina.gob.ar/salud/coronavirus-COVID-19#_blank ), informarsi presso i Consolati argentini all’estero, nonché presso le Compagnie Aeree.

Spostamenti da e per il Paese ( https://www.argentina.gob.ar/interior/migraciones/ddjj-migraciones )
Per i viaggiatori stranieri non residenti è necessario:
– Compilare la Dichiarazione Giurata entro le 48 ore prima del viaggio: https://ddjj.migraciones.gob.ar/app/home.php#_blank .
– Presentare Assicurazione Sanitaria con copertura Covid-19 (ricovero, isolamento o trasferimento sanitario).
Chiunque faccia ingresso nel Paese per meno di 24 ore, per via terrestre, è esente dalla compilazione della Dichiarazione Giurata e dalla stipula dell’Assicurazione Sanitaria.
 Sebbene non si tratti di un requisito sanitario, le Autorità locali consigliano comunque alle persone di munirsi di un certificato vaccinale.
Inoltre, il Ministero della Salute argentino consiglia ai viaggiatori, che non abbiano effettuato un ciclo  vaccinale completo, di sottoporsi ad un test Covid, entro le 24 ore successive all’ ingresso nel Paese.
Ove nel punto d’ingresso nel Paese venisse verificato un caso positivo o sospetto, si procederà all’attivazione del “Piano di contingenza”, con misure di identificazione, isolamento, ecc,
A partire dal 22/04/2022, le Autorità argentine hanno instaurato un registro elettronico di ingresso ed uscita dal Paese, che sostituira’ i timbri sul passaporto.
Il locale Dipartimento Migraciones informera’ l’interessato tramite una e-mail all’indirizzo fornito nella Declaración Jurada (DDJJ) inviando un codice QR. Inoltre, i viaggiatori possono scaricare l’attestato entrando nel sito https://migraciones.gov.ar/transitos/
Per i cittadini argentini e stranieri residenti è necessario:
– Compilare la Dichiarazione Giurata entro le 48 ore prima del viaggio: https://ddjj.migraciones.gob.ar/app/home.php#_blank .
Chiunque faccia ingresso nel Paese per meno di 24 ore, per via terrestre, è esente dalla compilazione della Dichiarazione Giurata e dalla stipula dell’Assicurazione Sanitaria Le Autorità locali possono stabilire, anche in maniera variabile, la necessità di certificati vaccinali Covid per determinate attività: si consiglia pertanto di tenere il certificato con sé durante il viaggio e l’intera permanenza nel Paese.

Cile.

Requisiti per l’ingresso: è necessario compilare il formulario “Declaración Jurada de Viajeros” sul sito www.c19.cl.
Per l’ingresso nel Paese, non e’ richiesto il certificato cileno di vaccinazione “Pase de Movilidad”, tuttavia esso viene richiesto per lo svolgimento della maggior parte delle attività in luoghi pubblici sia al chiuso, sia all’aperto.  Il “Pase de Movilidad” si può ottenere tramite convalida della propria vaccinazione sul sito https://mevacuno.gob.cl.
Maggiori informazioni e aggiornamenti sono disponibili ai seguenti link: https://www.gob.cl/pasoapaso/ ; https://saludresponde.minsal.cl/medidas-fronteras-nacionales/  ; https://www.minsal.cl/plan-fronteras-protegidas/ .
Per ulteriori dettagli sulle condizioni di ingresso in Cile, si invita a prendere previo contatto anche con l’Ambasciata o il Consolato cileno in Italia.
Spostamenti nel Paese: per gli spostamenti con i mezzi di trasporto pubblico all’interno del Paese, tra le Regioni, è necessario il “Pase de Movilidad”: i territori, i Comuni o anche solo i quartieri possono esserne soggetti a differenti livelli di restrizione. Poiché i provvedimenti subiscono continue revisioni, si raccomanda di verificare direttamente sul sito https://www.gob.cl/pasoapaso/   quali aree del Paese siano sottoposte a restrizioni, nel quadro del Piano governativo “Passo a passo”.

OCEANIA

Australia.  A partire dal febbraio 2022, l’Australia ha aperto i suoi confini permettendo l’ingresso e l’uscita dal Paese di cittadini e turisti.
Il numero di casi Covid, riscontrati su base giornaliera, resta tuttavia particolarmente elevato: per tale motivo, si invita a monitorare costantemente le informazioni sui siti istituzionali australiani dedicate ai viaggiatori, nonché a controllare attentamente sui siti Internet delle Compagnie Aeree, al fine di reperire la necessaria documentazione e di prendere attenta visione della normativa da osservare per poter viaggiare, prima dell’acquisto del biglietto.
I viaggiatori vaccinati dovranno esibire il certificato dell’avvenuta vaccinazione, effettuata almeno 7 giorni prima del viaggio internazionale, con un vaccino approvato o riconosciuto dall’Autorità australiana competente – Therapeutic Goods Administration (TGA). Per maggiori informazioni circa i vaccini e le certificazioni riconosciute, visitare il sito International Travel – Proof of Vaccination.
I viaggiatori non vaccinati dovranno ricevere autorizzazione ad entrare nel Paese, previa presentazione di idonea documentazione medica alle Autorità competenti (https://www.homeaffairs.gov.au/covid19/unvaccinated-travellers) e potrebbero doversi sottoporre ad un periodo di quarantena a spese proprie, le cui modalità e durata variano a seconda dello Stato di arrivo. Si consiglia di monitorare frequentemente le disposizioni dei singoli Stati/Territori per informazioni aggiornate (https://www.australia.gov.au/states).
Tutti i viaggiatori devono compilare la Digital Passenger Declaration, entro 72 ore dall’ingresso in Australia:  Digital Passenger Declaration
Si rammenta che le Autorità statali possono ancora decidere di introdurre, con scarso o nessun preavviso, dei lockdown a livello locale anche di breve durata, ovvero di chiudere i confini con gli altri Stati della Federazione, sulla base della situazione epidemiologica. Si consiglia inoltre di consultare le disposizioni dei singoli Stati/Territori in materia di tamponi a cui é obbligatorio sottoporsi, una volta effettuato l’ingresso nel Paese https://www.australia.gov.au/states
Nuova Zelanda. A partire dal 1 maggio 2022 le frontiere della Nuova Zelanda hanno riaperto ai cittadini di 60 Paesi con cui il Paese ha un accordo di esenzione visto (inclusa l’Italia).
Per entrare nel Paese è obbligatorio dimostrare di essere vaccinati.
A partire dal 21 giugno non è più necessario presentare un Certificato Covid-19 negativo.
Si segnala inoltre che a tutti i passeggeri in partenza per la Nuova Zelanda viene richiesto di compilare online una Travel Declaration Form.
Informazioni aggiornate sui requisiti per l’ingresso in Nuova Zelanda sono disponibili al seguente indirizzo web: https://www.immigration.govt.nz/about-us/covid-19

Polinesia Francese.  Dal 16 maggio 2022 – per gli ingressi in Polinesia dalla Francia e/o da un Paese classificato verde (prima di ogni spostamento consultare la classificazione dei Paesi al link) – vigono le seguenti regole:

– ai passeggeri vaccinati non è più richiesto alcun test, bensì unicamente la prova del completamento del ciclo vaccinale;
– per i passeggeri non vaccinati permane l’obbligo di test (PCR effettuato da meno di 72 ore o antigenico effettuato da meno di 48 ore).
Ai passeggeri  vaccinati, provenienti da zone classificate arancioni, è inoltre richiesta una dichiarazione attestante l’assenza di sintomi Covid 19 e di non aver avuto contatti con casi positivi.
Ai passeggeri non vaccinati, provenienti da zone classificate arancioni, oltre alla dichiarazione attestante  l’assenza di sintomi Covid 19 e di non aver avuto contatti con casi positivi, è richiesta anche una dichiarazione attestante la sussistenza di un motivo imperativo e presentazione del relativo giustificativo alla compagnia aerea.
Per maggiori informazioni, consultare questa pagina e questa pagina.
Attenzione: per i voli in transito via USA si rammenta l’obbligo di rispettare la normativa statunitense.
INGRESSI IN ITALIA
Dal 1 giugno 2022, non è più richiesto il Green Pass (né certificazione equivalente) per l’ingresso o il rientro in Italia.

Le misure restrittive per l’ingresso in Italia, legate al COVID-19, disposte con successive Ordinanze da parte del Ministro della Salute, non sono state prorogate oltre il 31 maggio 2022.

In Italia, fino al 30 settembre 2022, rimangono in vigore alcune misure di contenimento dovute al COVID-19, come l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in determinati contesti.
MISURE IN VIGORE FINO AL 30 SETTEMBRE 2022
In Italia, non sussiste più l’obbligo di esibire il cosiddetto “Green Pass” per accedere a servizi di trasporto, ristorazione o alberghieri, né per l’accesso ad altri esercizi commerciali. Per maggiori dettagli, si rimanda al Decreto-Legge 24 marzo 2022, n. 24.
Fino al 30 settembre 2022, è obbligatorio indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2  sui mezzi pubblici di trasporto (treni, navi, traghetti, autobus e altri mezzi di trasporto pubblico), esclusi gli aerei, nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali (RSA) e nelle strutture sanitarie.  E’ comunque raccomandato di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.
Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie: a) i bambini di eta’ inferiore ai sei anni; b) le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo; c) i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.

ATTENZIONE

Queste informazioni sono state estrapolate dal sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Sociale e non sono esaustive della situazione attuale. Per informazione aggiornate, dettagliate e precise si raccomanda vivamente di consultare il sito Viaggiare Sicuri.